Differenze tra psicologo e psicoterapeuta: guida per chi cerca supporto a Battipaglia e Salerno
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Molto spesso si evince una forte confusione tra il lavoro dello psicologo e dello psicoterapeuta, come se potessero essere equiparati, messi sullo stesso piano. Il lavoro psicologico e quello psicoterapico sono due tipi di lavori differenti che richiedono obiettivi, strumenti, approcci e formazioni differenti.
Lo psicologo ha una laurea triennale e magistrale in materie psicologiche, ovvero nel suo percorso di studi gli vengono presentati concetti e teorie appartenenti a diversi ambiti della psicologia. Lo psicologo conosce i diversi ambiti di applicazione della psicologia, è in grado di somministrare ed interpretare i risultati di diverse tipologie di test e di sostenere colloqui di supporto psicologico e counselling.
Oggi giorno si incontra molto spesso il termine "supporto psicologico", ma cosa significa? In che cosa consiste?
Il supporto psicologico è un intervento, di breve durata, finalizzato al superamento di una crisi come un cambiamento improvviso o l'indecisione di fronte ad una scelta da fare. Partendo dal presupposto che il suo unico obiettivo è il superamento della crisi, il supporto psicologico è incentrato sul tempo presente ed è volto a riattivare le risorse interne del paziente per superare la difficoltà del momento. Il supporto psicologico non va a modificare, per questo motivo, alcun elemento di personalità e può essere utile se proviamo confusione nell'orientamento universitario, nell'inserimento o cambio lavorativo, se necessitiamo di guardare un evento da una prospettiva diversa, se dobbiamo essere supportati nel ruolo genitoriale, essere sostenuti nell'affrontare una malattia di natura fisica o se ci occupiamo della malattia di un nostro familiare (caregiver).
Lo psicoterapeuta, invece, è uno psicologo che ha frequentato un corso di specializzazione della durata di quattro anno nella materia di psicoterapia. Nello specifico, lo psicoterapeta viene formato per la formulazione di una diagnosi, nel sostenere un colloquio clinico ed una psicoterapia individuale, di coppia o di gruppo. Un elemento fondamentale nel percorso di formazione di uno psicoterapeuta è il suo esser stato paziente, ovvero aver concluso una psicoterapia individuale. L'idea di poter aiutare gli altri senza essere entrato in contatto ed aver elaborato le proprie questioni in sospese è un idea onnipotente, come se elevasse la persona dello psicoterapeuta ad uno stato di superiorità rispetto agli altri, oltre al chiedere ai suoi pazienti di fare un lavoro che lui o lei stessa non sono stati in grado di compiere.
La psicoterapia è un percorso con una durata del tutto soggettiva e non prevedibile, perchè non si può anticipare come lavorerà la mente del paziente, orientata ad agire sulle cause profonde del malessere apportando, di conseguenza, cambiamenti strutturati e di lunga durata.
È utile iniziare un percorso di psicoterapia quando si avvertono sintomi, senso di malessere generale o specifico, senso di vuoto, difficoltà relazionali, d'ansia e stress, problematiche alimentari, presenza di paure o fobie, ipocondria, comportamenti di dipendenza, problematiche nel rapporto con il cibo, insonnia, apatia ed anedonia, sentimenti depressivi e/o di euforia improvvisi, autolesionismo, la presenza di idee suicidarie.











